Check-inIl check in è la fase preparatoria al volo aereo.
Prima di partire occorre avere i documenti di viaggio validi, il bagaglio secondo norme, sottoporsi ai controlli effettuati presso l’aeroporto che a volte possono essere quelli previsti dal trattato di Schengen.

Con la carta d’imbarco occorre esibire anche il documento d’identità su richiesta delle autorità preposte alla sicurezza.
Nella carta di imbarco c’è scritto l’areoporto di provenienza del volo, l’uscita di imbarco, l’orario di imbarco, il posto assegnato, l’aeroporto di partenza e di arrivo, i dati del passeggero (che devono coincidere con il documento di identità), il dettaglio del volo ovvero il numero, la classe, la data e l’orario di partenza.

Il documento d’identità deve essere valido e non scaduto. A seconda delle destinazioni può essere necessario avere un documento valido per l’espatrio, ad esempio la carta d’identità valida per l’espatrio o il passaporto.

Alcuni Paesi stranieri richiedono il visto di ingresso per turismo e/o le vaccinazioni.

A causa dei controlli effettuati durante il check in è importante arrivare in aeroporto con un adeguato anticipo affinchè si possano svolgere le dovute procedure di sicurezza nei confronti del passeggero e del bagaglio a mano.
I bagagli di stiva sono sottoposti al controllo radiogeno ovvero a raggi X.

Ovviamente questi controlli vengono effettuati in partenza ma anche in arrivo si è soggetti ad ulteriori controlli da parte degli organi governativi.

Alcune facilitazioni si hanno con il Trattato di Schengen del 1985, poi esteso con il trattato di Amsterdam del 1997.

I territori nazionali nei quali i Paesi aderenti alla Convenzione oggetto dello Spazio Schengen sono: Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Islanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi,  Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e Ungheria.

I “non stranieri” sono tutti i cittadini di tutti i Paesi dell’Unione Europea “UE” o “CEE” e dello Spazio Economico Europeo “SEE” e sono: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria.